STORIA DELLO ZAFFERANO

La parola Zafferano deriva dal persiano “zafaran” e significa “Giallo, Oro, luce, illuminazione, saggezza rivelata”.

E’ per questo che i monaci buddisti tingevano di zafferano le loro tuniche prima di incamminarsi sul Sentiero dell’estasi.Le vesti del Buddha morente e dei suoi seguaci erano bagnate da questo oro benefico.

Gli egiziani a loro volta usavano cospargere le mummie di zafferano perché il suo profumo era capace di innalzare la preghiera.

Unaleggenda greca vuole che Zeus ed Era facessero l’amore con tale odore.Dal prato su cui giacevano spuntarono i fiori dello zafferano dei quali il dio Ermes consigliere degli innamorati si servì per risvegliare il desiderio sessuale.

Non si sa con precisione quale sia la terra d’origine del fiore del crocussativus, lo zafferano.

I più ritengono che sia originario del kurdistan,altri pensano che la sua terra Natale sia il Messico e che da lì in epoche preistoriche abbia raggiunto il continente asiatico.

 

Un fatto è certo: dai tempi più antichi oltre a essere apprezzato per il suo impareggiabile valore gastronomico lo zafferano è stato largamente utilizzato a scopo terapeutico.

I medici egizi lo prescrivevano per la cura dal mal di testa, delle malattie intestinali e respiratorie.

I medici indiani della tradizione ayurvedica,l’antica scienza medica tutt’ora praticata in India, raccomandano lo zafferano per stimolare la circolazione del sangue, come afrodisiaco, per curare i disturbi del rene del fegato e regolarizzare il ciclo femminile. Ancora oggi ho Zafferano viene aggiunto in tutte le preparazioni di medicina ayurvedica per rafforzarne l’efficacia.

Nella medicina cinese viene consigliato per le mestruazioni difficili, le complicazioni da parto e per la depressione.

Gli affreschi Trovati ad akrotiri nell’isola di Thera che risalgono a 3600 anni fa testimoniano l’uso che gli antichi greci facevano degli stimmi dello zafferano. Una giovane donna indica il suo piede sanguinante mentre due stimmi di zafferano le cadono accanto.

Ippocrate 460/ 370 avanti Cristo lo prescriveva per fare impacchi sui punti dolenti della gotta o in caso di reumatismi.

Fu ai tempi dell’Impero romano che lo zafferano raggiunse l’apice della sua gloria al punto da essere considerato il simbolo di quanto di più prezioso ci fosse al mondo. In occasione della cerimonia di incoronazione dell’imperatore si cospargeva di zafferano la via Sacra, la strada che il sovrano doveva percorrere per ricevere la corona. I Patrizi per fare sfoggio della loro ricchezza lasciavano riposare i commensali su cuscini riempiti di petali di zafferano mentre nelle cucine si preparavano vini aromatici selvaggina e pietanze colorate con i preziosi stimmi. Perfino nelle Terme i più raffinati si bagnavano in acque profumate con essenze di zafferano.

A seguito delle invasioni barbariche e del crollo dell’impero lo zafferano scomparve dall’Europa. Ma nel Medio Oriente le sue virtù continuarono ad essere apprezzate. Avicenna, il celebre medico arabo, lo raccomandava come rimedio estremo per coloro che hanno raggiunto lo stadio finale di malattie croniche e sono pronti a consegnare l’anima all’eternità.” La somministrazione di zafferano allunga di molti giorni la vita” scrive.

Nel 711 sull’onda delle conquiste arabe, lo zafferano si acclimato in Spagna che da allora è uno dei più importanti produttori del mondo.

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